La Casa della Cultura di Hodonín è stata costruita negli anni Ottanta. I cittadini locali non erano più molto soddisfatti, perché gli standard di utilizzo degli edifici pubblici erano leggermente cambiati negli ultimi 50 anni. La ricostruzione si è basata principalmente sul rinnovamento dell’involucro esterno, aumentando l’efficienza energetica e il comfort generale dei visitatori.
La nuova facciata conferisce all’edificio un aspetto moderno. Allo stesso tempo, le modifiche visive sono state eseguite in modo molto sensibile a causa delle rigide normative, al fine di preservare lo stile dell’edificio in relazione al suo ambiente. Per la costruzione della facciata sono stati utilizzati materiali moderni con rivestimenti in fibrocemento e pietra.
Al piano terra dell’edificio, per la struttura dell’intercapedine ventilata è stato utilizzato il rivestimento in pannelli di fibrocemento Cembrit, che ha eccellenti proprietà isolanti e una lunga durata. Dal primo piano in poi, l’edificio è stato intonacato di bianco. Per la scala, sono stati modificati sia il colore che la consistenza dei pannelli. Qui si vedono lastre irregolari di colore antracite, che ravvivano sottilmente l’aspetto. Interessanti strisce di LED tra le lastre aggiungono un tocco di giocosità all’edificio. Sopra l’ingresso del centro sono presenti luci d’atmosfera che facilitano l’individuazione della porta giusta.
In effetti, l’intera area della scala principale è interamente vetrata. Il colore medio-scuro delle finestre e delle porte in alluminio conferisce all’edificio un carattere più dinamico e bordi ben definiti, senza creare un forte contrasto.
L’edificio ha tre piani e i cittadini a mobilità ridotta non potevano arrivare ovunque. È stato quindi necessario creare una nuova disposizione dell’edificio e ingressi accessibili alle sedie a rotelle in tutte le parti dell’edificio.
Anche l’intero interno è stato rinnovato. Il centro comunitario ha un uso multifunzionale e diverse attività possono intersecarsi. Di conseguenza, è stato necessario riprogettare la disposizione complessiva degli ambienti. In questo modo è stato possibile aprire al pubblico il maggior numero possibile di spazi. Inoltre, ciò ha facilitato il funzionamento della struttura. Inoltre, è stata aumentata la capacità delle sale teatrali, il numero di posti a sedere e la profondità dell’auditorium.
La Casa della Cultura di Hodonín è un esempio vivente della bellezza dei dettagli. È grazie ai dettagli, che a prima vista non si notano, che è stata trasformata in un edificio all’altezza delle nuove costruzioni moderne e confortevoli.
Autore: Adam Rujbr Architects
Realizzazione: 2014
Foto: archivio RI OKNA
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